I nuovi cardinali di papa Francesco

Un altro passo verso il rinnovamento della Chiesa cattolica. Un’apertura ai popoli più colpiti dalla povertà. A meno di un anno dalla sua elezione, Papa Francesco, il primo Pontefice a portare il nome del Santo di Assisi, annuncia che nominerà 16 nuovi Cardinali, appartenenti a 12 nazioni di ogni parte del mondo.

I nuovi cardinali

Tra i nuovi porporati, che saranno proclamati nel Concistoro del 22 febbraio, sorprendono alcuni nomi e soprattutto la loro provenienza geografica. Nove dei futuri prossimi elettori del prossimo successore di Pietro, infatti, provengono dal Sud del mondo. Su tutti mons. Philippe NakellentubaOuédraogo, Arcivescovo di Ouagadougou (Burkina Faso) e mons. Chibly Langlois, Vescovo di Les Cayes (Haiti), che rappresentano paesi che sono agli ultimi posti nel mondo per l’Indice di sviluppo umano.

Papa Francesco

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Non erano scontate nemmeno le nomine di mons. Jean-Pierre Kutwa, Arcivescovo di Abidjan (Costa d’Avorio), mons. Leopoldo José Brenes Solórzano, Arcivescovo di Managua (Nicaragua), mons. Orlando B. Quevedo, O.M.I., Arcivescovo di Cotabato (Filippine) e mons. Andrew Yeom Soo jung, Arcivescovo di Seoul (Korea). Papa Francesco, poi, non poteva dimenticare l’America meridionale, dove è nato e cresciuto. Ecco allora che a simboleggiare l’attenzione ai problemi di quella parte del Pianeta, tra i nuovi Cardinali, ci sono mons. Orani João Tempesta,O.Cist., Arcivescovo di Rio de Janeiro (Brasile), mons. Mario Aurelio Poli, Arcivescovo di Buenos Aires (Argentina) e mons.

Ricardo Ezzati Andrello, S.D.B., Arcivescovo di Santiago del Cile (Cile). completare la lista dei nuovi porporati anche alcuni nomi attesi: monsignor Pietro Parolin, arcivescovo titolare di Acquapendente , segretario di Stato, monsignor Lorenzo Baldisseri, segretario generale del Sinodo dei Vescovi. monsignor Gerhard Ludwig Muller, Arcivescovo-Vescovo emerito di Regensburg, prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, monsignor Beniamino Stella, Arcivescovo titolare di Midila, prefetto della Congregazione per il Clero, mons.

Vincent Nichols, Arcivescovo di Westminster (Gran Bretagna), mons. Gérald Cyprien Lacroix, Arcivescovo di Québec (Canada) e mons. Gualtiero Bassetti, Arcivescovo di Perugia-Città della Pieve (Italia).

Interviste ad alcuni intervistati sui nuovi cardinali
Angélica Reyes, da 8 anni in Italia (Cile) Sono molto contenta della nuova nomina. Innanzitutto, in quanto cilena stimo molto il nuovo Papa. E ‘una persona umile, sudamericana come me. Penso che questa nomina sia un”opportunità per far conoscere al mondo il mio Paese e i suoi abitanti. Troppo spesso il Cile viene etichettato semplicemente come un Stato arretrato“.

Sara Ebian, studentessa di economia (Costa d’Avorio) La nomina dell’arcivescovo Jean-Pierre Kutwa è un fatto positivo perché significa che un cambiamento sta accadendo sia in Costa d’Avorio che in Italia. Nel mio Paese la scelta di Papa Francesco incoraggerà i bravi sacerdoti a continuare a svolgere bene il loro ruolo nella società e spingerà quelli meno bravi a prendere più seriamente i loro impegni sacerdotali. Anche per la comunità Italiana è un cambiamento importante. Un Cardinale nero comincerà ad abituare le persone all’eventualità di un Papa nero nel prossimo futuro”.

Inusa Bara, promotore culturale (Burkina Faso) Credo tantissimo in Papa Francesco perché sta dando un”altra immagine alla Chiesa cattolica. Si sta aprendo di più verso i paesi poveri, come il mio. Ieri sera i giornali del Burkina Faso parlavano ampiamento di questo cambiamento e delle dichiarazioni di Papa Francesco riguardo l”elezione di un nuovo arcivescovo del mio Paese. In questo modo si possono aiutare tantissimo non soltanto i poveri del mio Paese, ma tutti quelli che vogliono combattere il problema della povertà nel mondo”.

Stenio Moreira, Dj (Brasile) Credo che hanno scelto loro, perché loro vivono in una realta povera e capiscono quale siano i bisogno e i valori del loro popolo

Kim, lavoratore (Corea) Provengo da una famiglia molto cattolica. Mio padre e mio fratello sono preti. Siamo tutti molto credenti. Conosco l’arcivescovo del mio Paese. Aiuterà senz’altro il mio Paese a farsi conoscere nel mondo. Credo molto in Papa Francesco e nelle sue scelte perché è buono

Fonte: www.all-tv.tv

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