Pet Therapy: Trattamenti terapeutici a contatto con gli animali

Da qualche anno sentiamo spesso parlare di Pet Therapy, ossia di trattamenti terapeutici mediante il contatto (visivo e non) con alcune specie di animali ritenute “benefiche” ai fini della salute umana.

Pet Therapy

Acquario e Pet Therapy

Cani e gatti sono sicuramente gli animali che più si prestano a questo tipo di intervento educativo, ma attualmente, la ricerca nel campo della Pet-Therapy si sta evolvendo su altri fronti,in particolare verso l’acquariofilia.
Proprio l’acquario, da recenti studi, risulta una delle soluzioni piu efficaci (forse addirittura più efficaci di cane e gatto) nel combattere alcuni disturbi in ambito umano; è inoltre scientificamente provato che l’osservazione dei pesci all’interno di un acquario produca diversi effetti terapeutici:

  • Diminuzione della pressione sanguigna;
  • Stabilizzazione del battito cardiaco;
  • Stabilizzazione della tensione muscolare;

Inoltre, tutti noi avremo notato quanto l’osservazione di un acquario abbia effetti quasi ipnotici sull’osservatore, diminuendo così gli stati d’ansia. Il mio corso di laurea: “Neuro e Psicomotricità dell’età evolutiva“, ha come obbiettivo assoluto quello di mettere in pratica tecniche e comportamenti studiati, ai fini di cogliere e modificare gli aspetti principali che un bambino e la sua malattia presentano.

Il Terapista della Neuro e Psicomotricità è ogni giorno a contatto con bambini che presentano disturbi comportamentali, dovuti a malattia genetica e/o sindrome.

  • Autismo
  • Dislessia
  • Sindrome di Down
  • Ritardo mentale
  • Disturbi del linguaggio
  • ADHD

Queste sono solo alcune delle malattie che un terapista si trova ad affrontare nel corso della propria carriera.

Disturbo da deficit A.D.H.D

Il Disturbo da deficit d’attenzione ed iperattività (ADHD) è un disturbo del comportamento caratterizzato da inattenzione, impulsività e iperattività motoria, che rende difficoltoso (e in alcuni casi impedisce) il normale sviluppo dei bambini e la loro integrazione sociale. Si tratta di un disturbo eterogeneo, complesso e multifattoriale, che nel 70-80% dei casi coesiste con uno o più altri disturbi.

Le cause che determinano la comparsa del disturbo non sono note; le terapie, messe in pratica per fronteggiare i suoi aspetti distinti, sono molteplici ma di difficile applicazione. Il bambino affetto da ADHD è sempre distratto, si perde nei dettagli e dimentica le cose da fare. Ha difficoltà di concentrazione ed a seguire istruzioni e regole. Fondamentalmente, il principale sintomo è la totale mancanza di pazienza.

La pazienza, si sa, è la prima regola che un acquariofilo deve mettere in pratica, al fine di raggiungere un obbiettivo. Allora perché non usare proprio l’acquariofilia, come terapia per l’ADHD? Scegliere accuratamente vasca, fondale, piante e mettere in pratica tutte le regole che servono per avere un acquario nel salotto di casa, fa percepire al bambino quanto sia importante il “non avere fretta”, perché pazientare e seguire attentamente una serie di regole porterà all’obbiettivo finale.

È stato dimostrato che i terapisti, che si sono tuffati in questo tipo di avventura, hanno avuto effetti benefici sui bambini, con riduzione dell’iperattività motoria (inserire piante, filtri e arredi è certo un’attività che va messa in pratica con molta calma), focalizzazione dell’attenzione su un argomento, infine la felicità che i bambini provano all’inserimento dei primi ospiti, perché se nuotano è merito mio, se mangiano è merito mio, se si nascondono tra le piante è merito mio e della mia ritrovata pazienza!

Conclusioni

Un intero capitolo della mia tesi sarà dedicato all’acquariofilia come Pet-Therapy. Spero di aver scritto un articolo utile e di facile comprensione. Io sono entrata nel vostro mondo, con questa breve descrizione spero che anche voi possiate entrare nel mio.

Articolo di sara1986

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